Seminario di Respirazione Olotropica come cerimonia sciamanica: Holo Sacred Breathwork
Potente e semplice metodo naturale di auto-esplorazione basato sulla ricerca degli stati non ordinari di coscienza, la Psicologia Transpersonale, le pratiche sciamaniche ed energetiche perenni
Dal
greco holos, tropein: procedere verso l’interezza, la respirazione olotropica è una forma esperienziale, non
direttiva e sicura, di auto-scoperta che sollecita e incrementa il processo di
crescita personale inducendo un possibile contatto con memorie normalmente non
accessibili, anche corporee, a volte bloccate o cristallizzate. Questo metodo è stato
elaborato da Christine e Stanislav
Grof.
L’Holo Sacred Breathwork (HSB) utilizza gli strumenti esperienziali della respirazione
olotropica ( respirazione profonda e veloce, musica evocativa,
espressione, lavoro opzionale di body work, disegno del mandala e condivisione
verbale), la cartografia dell’anima di Stanislav Grof (dimensioni biografiche,
perinatali e transpersonali) e li integra con quelli sciamanici-cherokee di
Michael Smith ed il processo di individuazione junghiano.
La
sessione di respirazione olotropica viene
simbolicamente e ritualmente aperta e chiusa attraverso la cerimonia delle
sette direzioni che consiste nell’attivazione delle energie archetipali delle
quattro direzioni che sono gli archetipi del cerchio sacro, o ruota di
medicina, e dell’Axis Mundi divenendo così una cerimonia sciamanica.
Obiettivi: il lavoro olotropico permette di
accedere più facilmente alle nostre potenzialità di autoguarigione profonde;
sciogliendo i blocchi della nostra respirazione possiamo quindi ritrovare
energia e serenità per affrontare al meglio le sfide quotidiane della vita, sviluppare
una maggiore autocomprensione, ampliare il proprio senso di identità e
autostima, facilitare l'accesso al nucleo originario di problemi emotivi e
psicosomatici.
Come si svolge
In
spazio protetto e non giudicante, distesi a terra, accompagnati da musica
evocativa, si è invitati a
chiudere o bendare gli occhi, a rilassarsi e a concentrarsi sul respiro
rendendolo via via più veloce e
profondo per favorire l’accesso consapevole a memorie normalmente non
accessibili, anche corporee,
a volte bloccate o cristallizzate e ad eventuali blocchi somatici al fine
di attivare il
naturale
processo di guarigione dell’individuo, che Grof chiama Inner
Healer, Guaritore Interiore.
Durante
la respirazione olotropica si potrà osservare l’emersione di
emozioni e/o lo sviluppo di tensioni
in varie parti del corpo, collegate ad esperienze biografiche, della nascita o
transpersonali.
Si
favorirà quindi l’espressione delle emozioni e dell’energia emersa; nel caso
dei sintomi corporei(se
richiesto) è possibile accentuarli e agire dall’esterno per dissolverli (body
work).
La
manifestazione del sintomo è vista come parte del processo di guarigione;
l’invito è di accogliere
ciò che emerge e sale in superficie. Elementi addizionali per integrare il
processo includono:
il disegno (mandala) e la condivisione verbale dell’esperienza.
Portare
in superficie l’ombra o l’estasi, ha un valore di crescita personale,
autoguarigione, recupero
di parti, sblocco di energie, trasformazione, nonché conoscitivo e di contatto
con il proprio
centro e maestro interiore. I territori esplorati saranno comunque ricchi
di insegnamenti e il viaggio intrapreso potrà essere un’apertura verso se stessi e il
mondo.
I seminari sono programmati dal
venerdì sera alla domenica sera e proposti o con quattro sessioni (due di
respirazione e due di accompagnamento) oppure con una sessione di respirazione,
una di accompagnamento ed una giornata dedicata all'integrazione
dell'esperienza con i cavalli.
Dati